BASTA CON L’INVASIONE GENITORIALE NELLE SCUOLE
BASTA CON L’INVASIONE GENITORIALE NELLE SCUOLE
Genitori iperprotettivi e privi di qualsiasi capacità autocritica stanno infliggendo il colpo mortale alla scuola già moribonda di suo. È prassi comune ormai difendere comportamenti delinquenziali di alcuni “studenti“ (si fa per dire) nell’ipocrisia totale e generalizzata. Le farneticazioni di mezzo secolo sulla scuola, l’ingresso massiccio di genitori nelle istituzioni scolastiche hanno generato il caos. La vile politica italiana finge di non vedere l’aberrante realtà: molti studenti che non studiano, parecchi insegnanti che non insegnano e tanti dirigenti che non dirigono. L’immondo pastone è spesso annaffiato dal pactum sceleris di antica memoria tra alcune organizzazioni sindacali e talune burocrazie insulse ed inefficienti e da pedagogismi e psicologismi straccioni.
Spariti nel nulla cultura, autorevolezza, capacità critica di trasmissione del sapere in nome di fumisterie ideologiche, farneticazioni pedagogiche che sarebbe eufemistico definire lassiste e Ministero che spaccia per merito alcune scempiaggini alla moda. Ormai “l’uno vale uno” ha creato danni irreparabili e questo è l’esito tragicomico di stupidaggini che prendono le mosse negli anni settanta. Il caso più grottesco è il consiglio d’istituto presieduto da un genitore e non dal preside (sic!). La deriva della genitorialità modello chioccia aggressiva è il vero cancro della scuola. Una distopia che neppure la Casaleggio Associati sarebbe stato in grado di progettare: una sorta di squallida e violenta democrazia isterica regolata da genitori impazziti su WhatsApp. Ecco di cosa dovrebbe occuparsi seriamente il ministro: riequilibrare il sistema scolastico ripristinando il buon senso e l’autorevolezza degli insegnanti. Purtroppo anche molti docenti sono responsabili della loro sciagura avendo accettato il piattume dell’ uno vale uno e la promozione assicurata agli studenti per quieto vivere, senza un minimo di coraggio e spirito critico. Gli insegnanti degni di tale nome sono ormai una minoranza e purtroppo non vedo segnali confortanti all’orizzonte perché il progetto di distruggere scuola, sanità e previdenza sociale appare ormai in dirittura d’arrivo e in questa triste storia non compaiono innocenti.
J.V.