Beethoven
Beethoven
Poesia allo stato puro. Opera 109, sonate per pianoforte, Pastorale, andantino della Settima, Waldstein, Fidelio, requiem Terza, Fürtwangler e piccolo K, Quartetti… e altro, molto altro. Solitario, fuori dagli schemi, umano e fraterno… uno che ha capito e sofferto. Musica colta occidentale secondo l’idiozia odierna. Un gigante secondo quelli che studiano. Un genio malgrado la sordità. Mito e realtà. Quarant’anni fa una cretina ascoltando la Nona disse “Nulla di serio”. Decisi immediatamente di troncare ogni tipo di rapporto con l’inutile soggetto.
«Avete molto talento e ne acquisirete ancora di più, enormemente di più. Avete un’abbondanza inesauribile d’ispirazione, avete pensieri che nessuno ha ancora avuto, non sacrificherete mai il vostro pensiero a una norma tirannica, ma sacrificherete le norme alle vostre immaginazioni: voi mi avete dato l’impressione di essere un uomo con molte teste, molti cuori, molte anime.» Questo diceva Franz Joseph Haydn in una conversazione con Beethoven… basta e avanza.
«O voi uomini che mi credete ostile, scontroso, misantropo o che mi fate passare per tale, come siete ingiusti con me! Non sapete la causa segreta di ciò che è soltanto un’apparenza […] pensate solo che da sei anni sono colpito da un male inguaribile, che medici incompetenti hanno peggiorato. Di anno in anno, deluso dalla speranza di un miglioramento […] ho dovuto isolarmi presto e vivere solitario, lontano dal mondo […] se leggete questo un giorno, allora pensate che non siete stati giusti con me, e che l’infelice si consola trovando qualcuno che gli somiglia e che, nonostante tutti gli ostacoli della natura, ha fatto di tutto per essere ammesso nel novero degli artisti e degli uomini di valore.»
Uomo possente, rude e selvaggio, amante deluso di Bonaparte, talento micidiale. Chi vive ascolta Beethoven, chi vegeta… no.
Influenza kantiana. Per quanto mi riguarda amore totale. Mozart toccato da Dio, Wagner talentuoso figlio di puttana, Beethoven… la Musica di un uomo solo e geniale.
J.V.