Dracula di Bram Stoker
Dracula di Bram Stoker
Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker’s Dracula) è un film del 1992 prodotto e diretto da Francis Ford Coppola, tratto dal romanzo Dracula scritto nel 1897.
Interpreti e personaggi
* Gary Oldman: Vlad Ţepeş/Dracula
* Winona Ryder: Mina Murray Harker/Elisabeta
* Anthony Hopkins: prof. Abraham Van Helsing/sacerdote Cesare/narratore
* Keanu Reeves: Jonathan Harker
* Richard E. Grant: dott. Jack Seward
* Cary Elwes: lord Arthur Holmwood
* Bill Campbell: Quincey P. Morris
* Sadie Frost: Lucy Westenra
* Tom Waits: Thomas Renfield
* Monica Bellucci: sposa di Dracula
* Michaela Bercu: sposa di Dracula
* Florina Kendrick: sposa di Dracula
* Jay Robinson: sig. Hawkins
* I.M. Hobson: Hobbs
* Laurie Franks: serva di Lucy
* Maud Winchester: serva
* Octavian Cadia: diacono
* Robert Getz: sacerdote
* Dagmar Stanec: suor Agatha
* Eniko Oss: suor Sylvia
Anno Domini 1462. I Turchi dilagano in Europa. Il cavaliere della Transilvania Vlad Ţepeş del Sacro Ordine del Dragone, conosciuto come “Draculia”, difende il mondo Cristiano. Sbaraglia e impala i turchi, ritorna in patria vincitore ma scopre che l’amatissima moglie Elisabeta, ricevuta la falsa notizia della sua morte in battaglia inviata dai vendicativi sconfitti, si è gettata nel fiume da una torre del castello. Vlad, di fronte alle parole del pope che sentenzia la dannazione eterna di Elisabeta in quanto suicida, rinnega Dio e la Chiesa, evoca le forze del male e diviene il vampiro Dracula. Primi venti minuti da urlo. Scene sontuose e ricche di pathos. Il testo del romanzo è noto. Harker in Transilvania, Dracula a Londra, Lucy e Mina, Abraham Van Helsing, manicomio, duello finale nel castello vetusto, la pace ritrovata del Conte, il ritorno della luce. Film e romanzo in realtà si differenziano in molti aspetti fondamentali. Paragone con Nosferatu di Herzog, stile impressionista, effetto a scatti, Anthony Hopkins gigantesco. Bellucci giovane e, per fortuna, silenziosa, Keanu Reeves timido e impacciato, Gary Oldman superlativo. Musiche stupende e ossessive di Wojciech Kilar.
Grazie al successo di pubblico Coppola salva la Zoetrope dalla bancarotta.
Oggi Francis Ford Coppola compie ottant’anni. Enfant prodige, re indiscusso degli Hollywood Brats, visionario, spericolato, unico. Di origini lucane, figlio di un musicista (il padre dirigeva l’orchestra in un programma radiofonico di Detroit sponsorizzato dalla Ford: il secondo nome del secondogenito viene proprio di lì). Esperto di Napoleone restaura il film di Abel Gance, rischia di mandare in rovina la Paramount con alcuni film poco fortunati. Ostinato, ai limiti della cocciutaggine. Poteva diventare un musicista… sceglie il cinema probabilmente a causa della poliomielite che lo colpisce da bambino. Costretto a letto trascorre il tempo con burattini e un teatrino. Allievo di Roger Corman, impara i trucchi del mestiere. Dopo la sceneggiatura di Patton generale d’acciaio, la Paramount lo chiama per girare Il Padrino, dal fortunato libro di Mario Puzo. Braccio di ferro con la casa di produzione sullo sconosciuto Al Pacino e sulla stella cadente Marlon Brando. Poi, per la seconda parte, si impunta sullo sconosciuto Robert De Niro e scrittura il mitico Lee Strasberg per la parte di Hyman Roth. Uno dei film più belli della storia del cinema. Francis Ford Coppola è il cinema.
Ora si appresta a girare Megalopolis… buon compleanno Francis.
J.V.