Guerra greco-gotica
Guerra greco-gotica
La morte di Teodorico nel 526 determina di fatto il crollo del regno Ostrogoto. Figlia Amalasunta capace e preparata ma in posizione politica debole. Esplode la crisi nel 534 con la morte del giovane Atalarico sottratto anni prima alla madre dai guerrieri goti ed educato duramente. Amalasunta sposa il cugino Teodato degli Amali per rafforzarsi e si appoggia all’imperatore Giustiniano. Il perfido Teodato relega la sposa in un isoletta sul lago di Bolsena e in seguito la fa uccidere nel 535. Reazione durissima di Giustiniano, come già con i Vandali. Due corpi di spedizione inviati in Italia. Il primo di alleggerimento dalla Dalmazia, il secondo, agli ordini di Belisario, conquista immediatamente la Sicilia. Ci assistono nella narrazione dei fatti Procopio di Cesarea e Giordane.Nessuna Resistenza sino a Napoli. La città viene assediata e saccheggiata nel novembre 536. Il pavido Teodato deposto e ucciso. Eletto Vitige. Belisario entra in Roma tra il 9 e il 10 dicembre. Vitige cerca alleanza coi Franchi e assedia Roma. Belisario gioca d’astuzia e riesce a far insorgere l’Italia settentrionale contro i Goti mentre i Franchi, con uno scaltro doppio gioco, attaccano e depredano Goti e romani. Situazione disperata di Vitige che giunge ad offrire il regno a Belisario. Il generale finge di accettare. Entra a Ravenna, cattura la famiglia reale e la invia in catene a Costantinopoli nel 540. I Goti trovano un nuovo re in Baduila, detto Totila, uomo intelligente e capace. Comprende che deve portare dalla sua parte i contadini. Ribalta la situazione. Roma passa di mano continuamente. Belisario richiamato in Oriente nel 548. Comando allo spietato Narsete. Scontro campale a Gualdo Tadino. Combattimenti feroci, Goti sconfitti, Totila muore in battaglia. I superstiti si rifugiano a Pavia ed eleggono Teia iniziando una guerra senza quartiere. La battaglia decisiva per la storia italiana si combatte sui Monti Lattari nel marzo 553. Goti sconfitti dopo un’accanita resistenza. Così finisce il loro regno. Italia devastata. Vale la pena ricordare due grandi personaggi che gettano semi di speranza in un mondo distrutto: Cassiodoro e Benedetto. Il primo salva ciò che resta della cultura latina. Il secondo organizza la Regola. Gravitas e Charitas. Montecassino. Purtroppo la penisola è un deserto appestato e spettrale. Pochi anni dopo, nel 568, un altro popolo di barbari invaderà l’Italia: i Longobardi. Il disegno di riconquista di Giustiniano si infrange definitivamente.
Questa terribile guerra viene descritta anche da Torquato Tasso e Gian Giorgio Trissino. Nel 1876 il letterato tedesco Felix Dahn scrive il romanzo storico Ein Kampf um Rom (Guerra per Roma), ispirato liberamente all’opera di Procopio di Cesarea, ricco di atti eroici e rivolto ad un pubblico giovanile. Nel 1969 adattamento cinematografico in due parti dell’opera di Dahn, Kampf um Rom I e Kampf um Rom II – Der Verrat. Il film, a cui prende parte anche Orson Welles, esce pure in Italia con il titolo La calata dei Barbari, ma in versione ridotta.
J.V.