Il colonnello Redl
Il colonnello Redl è un film del 1985 diretto dal regista ungherese István Szabó, interpretato da Klaus Maria Brandauer. Premio della giuria al 38º Festival di Cannes.
Impero asburgico, finis Austriae, ascesa e caduta
del colonnello Alfred Redl, personaggio realmente esistito, capo dei servizi segreti austro-ungarici. Omosessuale ricattato dai russi, costretto al suicidio.
Klaus Maria Brandauer: Il colonnello Alfred Redl
Jan Niklas: Il barone Kristóf von Kubinyi
Armin Mueller-Stahl: L’arciduca Franz Ferdinand
Gudrun Landgrebe: Katalin von Kubinyi
László Mensáros: Il colonnello Ruzitska
András Bálint: Il capitano Gustav Sonnenschein
Hans Christian Blech: Il maggior generale von Roden
László Gálffi: Alfredo Velocchio
Dorottya Udvaros: Clarissa
Redl è la metafora dell’Impero, Belle Époque, champagne, duelli, orge nel bordello degli ufficiali, valzer di Strauss e corti marziali mentre incombe la catastrofe: la Grande Guerra che tutto spazzerà via. Kristòf alter ego di Redl, intrighi di corte, onore e senso di morte, antisemitismo e irredentismo, questione magiara e cinismo sventurato di Francesco Ferdinando.
Attenta riflessione sulla degenerazione dei valori all’interno dell’impero asburgico. Autodistruzione. Colpo di pistola di Gavrilo Princip e inizio dell’inferno… marcia di Radetzky.
Impossibilità per l’individuo di salvarsi dai disastro. Il nostro Erlebnis specchio della Tragedia della grande Storia. Visto molti anni fa al cineclub Lumière del mio amico Enrico Giannubilo alla presenza di Szabò.
J.V.