Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia
Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia (Joyeux noel) è un film francese del 2005 scritto e diretto da Christian Carion sulla Tregua di Natale della Prima Guerra Mondiale, nel dicembre 1914, fra soldati tedeschi e francesi.
– Lucas Belvaux: Gueusselin
– Dany Boon: Ponchel
– Daniel Brühl: Horstmayer
– Guillaume Canet: luogotenente Audebert
– Alex Ferns: Gordon
– Benno Fürmann: Nikolaus Sprink
– Diane Kruger: Anna Sörensen
– Bernard Le Coq: il generale
– Gary Lewis: padre Palmer
– Joachim Bißmeier: Zimmermann
– Michel Serrault: proprietario della casa occupata
– Suzanne Flon: proprietaria della casa occupata
Vigilia di Natale 1914, neve sporca di sangue, orrore della guerra, il Komprinz invia due famosi cantanti lirici al fronte. Cantano per i soldati del reggimento Württemberg. Alle prime note di Stille Nacht le cornamuse scozzesi iniziano a suonare. I soldati, sulla terra di nessuno fratenizzano scambiandosi doni. Piangono quando i due cantanti intonano Adeste fideles. Episodio vero, un po’ romanzato (ci sta). Retorico? Forse; del resto la Pace è semplice mentre la guerra è complicata. Echi da Orizzonti di gloria. Feroce determinazione degli stati maggiori nel punire chi fraternizza. Bisogna odiare il nemico, annientarlo, non guardarlo negli occhi, altrimenti si comprende che è come noi… A distanza di cento anni non è cambiato nulla. Veniamo colpevolmente istigati all’odio e alla demonizzazione del presunto nemico. Cari Miserabili questo è il mio umile regalo di Natale… Un film forse un po’ retorico (la Pace un po’ lo è naturalmente) ma terribilmente vero. Lo sostengo da persona che ha studiato storia tutta la vita (magari con risultati modesti): oggi la guerra va tabuizzata. Non ha nulla di eroico, non vi è ricerca di gloria… È soltanto sangue, merda, orrore, inferno tecnologico. La soluzione dei conflitti va cercata diversamente e possediamo gli strumenti per attuare tutto ciò. Le tempeste d’acciaio portano soltanto devastazione e morte, arricchiscono pochi e annientano e riducono alla disperazione molti.
Comprendo di rischiare la banalità… Ma a volte la Verità si nasconde dietro il banale coraggio quotidiano per affrontare l’esistenza. La vita mi sta mettendo a dura prova ma conservo la forza e la dignità e invito tutti coloro che soffrono ad affrontare la durezza della realtà con la comprensione solidale della Ginestra. In ognuno di noi vive una scheggia di divino. Buon Natale a tutti ed in particolare agli umiliato e offesi, ai disperati e a coloro che hanno perso il senno a causa della durezza dell’esistenza.
J.V.