M- IL FIGLIO DEL SECOLO. SERIE TV

M- IL FIGLIO DEL SECOLO. SERIE TV

La serie M – Il figlio del secolo è da vedere. Buon cast e buona regia. Peccato che non parli di Mussolini ma di una sua caricatura, non parli di Fascismo ma di invenzione fantastica, senza uno straccio di vera realtà storica. Qualcuno obietterà che si tratta di fiction – infatti è tratta dai libri di Scurati – ma il rischio che lo spettatore non avvezzo alla ricostruzione seria pensi veramente che i libri dello scaltro Scurati e la relativa fiction siano Storia è assai concreto.

Di questi tempi, con la montagna di “false notizie” (come scriveva Marc Bloch) circolanti il rischio è molto forte. Sarà meglio ricordare che Benito Mussolini tutto era tranne che la macchietta caricaturale che viene fuori dalla serie tv. Margherita Sarfatti era persona assai colta e di spessore ben diverso dallo squallido personaggio descritto, così come Marinetti e altri protagonisti del Fascismo non erano pagliacci spiritati. Mussolini, come il Re, sono personaggi tragici, terribili, ma non macchiette da avanspettacolo. Quarantacinque milioni di italiani osannavano il duce e personaggi di indubbio talento quali Lenin, Gandhi e Churchill ne esaltavano il carattere e l’acume politico. Non si pretende il rigore storico di Renzo De Felice, Emilio Gentile o Nicola Tranfaglia ma non si può ridurre la tragedia del fascismo a spettacolo cabarettistico. Altrimenti si deve esplicitare in modo palmare come hanno fatto Corrado Guzzanti o Bracardi.

Nel bene e, soprattutto, nel male Mussolini è la nostra storia e dobbiamo seriamente fare i conti, fuor di retorica, col ventennio, altrimenti continueremo a costruire retorica antifascista a buon mercato e a non ammettere una dura verità: gli italiani furono in gran parte fascisti e soltanto una minoranza si oppose fieramente pagando un altissimo prezzo. Questa serie tv, come i testi di Scurati, non aiutano. Peccato…

J.V.

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