Per una possibile storia della musica. 52

Per una possibile storia della musica. 52

SCENA QUINTA Dottore Dulcamara sopra un carro dorato, in piedi, avendo in mano delle carte e delle bottiglie. Dietro ad esso un servitore che suona la tromba. Tutti i paesani lo circondano

DULCAMARA Udite, udite, o rustici; Attenti, non fiatate. Io già suppongo e imagino Che al par di me sappiate Ch’io sono quel gran medico, Dottore enciclopedico Chiamato Dulcamara, La cui virtù preclara, E i portenti infiniti Son noti all’universo … e in altri siti. Benefattor degli uomini, Riparator de’ mali, In pochi giorni io sgombero, Io spazzo gli ospedali, E la salute a vendere Per tutto il mondo io vo. Compratela, compratela, Per poco io ve la do. È questo l’odontalgico Mirabile liquore, Dei topi e delle cimici Possente distruttore. I cui certificati Autentici, bollati Toccar, vedere e leggere A ciaschedun farò. Per questo mio specifico, Simpatico, prolifico, Un uom settuagenario E valetudinario, Nonno di dieci bamboli Ancora diventò. Per questo «Tocca e sana» In breve settimana Più d’un’afflitta vedova Di piangere cessò. O voi matrone rigide, Ringiovanir bramate? Le vostre rughe incomode Con esso cancellate. Volete voi, donzelle, Ben liscia aver la pelle?Voi, giovani galanti, Per sempre aver amanti? Comprate il mio specifico, Per poco io ve lo do. Ei muove i paralitici; Spedisce gli apopletici, Gli asmatici, gli asfitici, Gl’isterici, i diabetici, Guarisce i timpanitidi, E scrofole e rachitidi, E fino il mal di fegato Che in moda diventò. Comprate il mio specifico, Per poco io ve lo do. L’ho portato per la posta Da lontano mille miglia, Mi direte: quanto costa? Quanto vale la bottiglia? Cento scudi? … trenta? … venti? …No … nessuno si sgomenti. Per provarvi il mio contento Di sì amico accoglimento, Io vi voglio, o buona gente, Uno scudo regalar.

CORO Uno scudo veramente? Più brav’uom non si può dar.

DULCAMARA Ecco qua: così stupendo, Sì balsamico elisire, Tutta Europa sa ch’io vendo Niente men di nove lire: Ma siccome è pur palese, Ch’io son nato nel paese, Per tre lire a voi lo cedo: Sol tre lire a voi richiedo; Così chiaro è come il sole, Che a ciascuno che lo vuole Uno scudo bello e netto In saccoccia io faccio entrar. Ah! di patria il caldo affetto Gran miracoli può far.

CORO È verissimo: porgete. Gran dottore che voi siete! Noi ci abbiam del vostro arrivo Lungamente a ricordar

Una pagina stupenda sulla capacità di manipolazione del Dottor Dulcamara. Molti vogliono essere ingannati. Esempi costanti sotto i nostri occhi… J.V.

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