Per una possibile storia della musica. 61
Per una possibile storia della musica. 61
Ludwig van Beethoven, sinfonia n. 9. Quarto movimento. Composta tra il 1822 e il 24. Prima esecuzione Teatro di Porta Carinzia, Vienna, 7 maggio 1824. Sinfonia corale. Ai primi tre movimenti puramente sinfonici ne segue un quarto che include il coro sui versi dell’ode Alla gioia di Friedrich Schiller. Inno europeo dal 1972. In occasione della caduta del Muro di Berlino nel 1989 Leonard Bernstein la esegue dirigendo membri di diverse orchestre europee nella capitale tedesca. Per quell’occasione sostituisce “Freude” (Gioia) che la con “Freiheit” (Libertà).
“O Freunde, nicht diese Töne! Sondern laßt uns angenehmereanstimmen und freudenvollere. Freude, schöner GötterfunkenTochter aus Elysium, Wir betreten feuertrunken, Himmlische, dein Heiligtum! Deine Zauber binden wiederWas die Mode streng geteilt; Alle Menschen werden Brüder, Wo dein sanfter Flügel weilt.Wem der große Wurf gelungen, Eines Freundes Freund zu sein; Wer ein holdes Weib errungen, Mische seinen Jubel ein! Ja, wer auch nur eine Seele Sein nennt auf dem Erdenrund! Und wer’s nie gekonnt, der stehleWeinend sich aus diesem Bund! Freude trinken alle WesenAn den Brüsten der Natur; Alle Guten, alle BösenFolgen ihrer Rosenspur. Küsse gab sie uns und Reben, Einen Freund, geprüft im Tod; Wollust ward dem Wurm gegeben, Und der Cherub steht vor Gott. Froh, wie seine Sonnen fliegen Durch des Himmels prächt’gen Plan, Laufet, Brüder, eure Bahn, Freudig, wie ein Held zum Siegen.Seid umschlungen, Millionen! Diesen Kuß der ganzen Welt! Brüder, über’m Sternenzelt Muß ein lieber Vater wohnen. Ihr stürzt nieder, Millionen? Ahnest du den Schöpfer, Welt? Such’ ihn über’m Sternenzelt! Über Sternen muß er wohnen. Freude heißt die starke Feder In der ewigen Natur. Freude, Freude treibt die RäderIn der großen Weltenuhr. Blumen lockt sie aus den Keimen, Sonnen aus dem Firmament, Sphären rollt sie in den Räumen, Die des Sehers Rohr nicht kennt.”
“O amici, non questi suoni! ma intoniamone altripiù piacevoli, e più gioiosi. Gioia, bella scintilla divina, figlia dell’Elisio, noi entriamo ebbri e frementi, celeste, nel tuo tempio. Il tuo fascino riunisce ciò che la moda separò, ogni uomo s’affratella dove la tua ala soave freme. L’uomo a cui la sorte benevola, concesse il dono di un amico, chi ha ottenuto una donna devota, unisca il suo giubilo al nostro! Sì, chi anche una sola animapossa dir sua nel mondo! Chi invece non c’è riuscito, lasci piangente e furtivo questa compagnia! Gioia bevono tutti i viventidai seni della natura; vanno i buoni e i malvagi sul sentiero suo di rose! Baci ci ha dato e uva, un amico, provato fino alla morte! La voluttà fu concessa al verme, e il cherubino sta davanti a Dio! Lieti, come i suoi astri volanoattraverso la volta splendida del cielo, percorrete, fratelli, la vostra strada, gioiosi, come un eroe verso la vittoria. Abbracciatevi, moltitudini! Questo bacio vada al mondo intero! Fratelli, sopra il cielo stellato deve abitare un padre affettuoso. Vi inginocchiate, moltitudini? Intuisci il tuo creatore, mondo? Cercalo sopra il cielo stellato! Sopra le stelle deve abitare! Gioia si chiama la forte molla che sta nella natura eterna. Gioia, gioia aziona le ruote nel grande meccanismo del mondo. Essa attrae fuori i fiori dalle gemme, gli astri dal firmamento, conduce le stelle nello spazio, che il cannocchiale dell’osservatore non vede.”
Ovviamente spesso usata dai registi. Tra tutti Kubrick e Weir. Uno dei pezzi più famosi della musica occidentale.
J.V.