Per una possibile storia della musica. 66
Per una possibile storia della musica. 66
Vincenzo Bellini, I puritani, Vien diletto… Vien, diletto, è in ciel la luna! Tutto tace intorno, intorno; Finchè spunti in ciel il giorno, vien…Ah, vien, ti posa sul mio cor! Deh! t’affretta, o Arturo mio,Riedi, o caro, alla tua Elvira; Essa piange e ti sospira,Vien, o caro, all’amore.
«Bellini, oltre ad essere molto influente, fu ammirato sia da altri compositori che dal pubblico. Giuseppe Verdi era entusiasta delle sue ‘lunghe melodie’, Richard Wagner, che raramente apprezzava qualcuno a parte sé stesso, era affascinato dalla capacità quasi sorprendente di Bellini nell’abbinare la musica al testo e alla psicologia. Liszt e Chopin si dichiararono ammiratori. Tra i giganti del XIX secolo, solo Berlioz si mostrò indifferente. Oggi, quei musicologi che consideravano Bellini un semplice melodista, rappresentano la minoranza.»(Tim Ashley, musicologo)Amo Bellini, la sua musica melodiosa al sevizio della psicologia dei personaggi. Amato, invidiato, saccheggiato… un gigante morto assai giovane.
J.V.