Ricordi di gioventù… 24

Ricordi di gioventù… 24


Qui riposa CiranoErcole SavinianoSignor di Bergerac,Che in vita sua fu tutto e non fu niente!Io me ne vò… Scusate: non può essa aspettarmi. Il raggio della luna, ecco, viene a chiamarmi.(Ricade, il pianto di Rossana lo richiama alla realtà; egli la guarda, e carezzandole i veli:)Io non vò che tu pianga meno il tuo seducenteil buono, il bel Cristiano. Io voglio solamenteche, quando le mie vertebre avrà dòme il gran gelo, un duplice tu dia senso al tuo nero velo,e che il suo lutto sia anche un poco il mio lutto.Io vi giuro!….ROSSANACIRANO, scosso da un lungo fremito, si rialza subito. Non qui seduto, non del tuttodomo.(Vogliono sorreggerlo.)Niun mi regga!…(Addossandosi all’albero.) L’albero basterà.(Pausa.)Ella viene. I miei piedi già son di marmo. Già ho di piombo le mani.(Raggiante.) Ma poi ch’è per la strada,voglio aspettarla in piedi….Cirano!ROSSANA, che quasi vien meno. (Tutti indietreggiano spaventati.)CIRANOElla guarda… Mi pare…che la Camusa ardisca il mio naso guardare!(Levando la spada.)Che dite?… È vana… so… la resistenza adesso,ma non si pugna nella speranza del successo!No, no: più bello è battersi quando è in vano. — Qual fosco drappello è lì? — Son mille…. Ah, sì! vi riconosco,vecchi nemici miei, siete tutti colà!La menzogna?(Tirando colpi nel vuoto.) Ecco, prendi!… Ecco, ecco le ViltàAhimè, Cirano!(Tirando la spada.) E con in man la spada!LE BRETed ecco i Compromessi, i Pregiudizi!(Tirando puntate.) Cheio venga a patti? Mai! — Ed eccoti anche te, Stoltezza! — Io so che alfine sarò da voi disfatto; ma non monta: io mi batto, io mi batto, io mi batto!(Fa immensi mulinelli con la spada. Poi si ferma affannoso.) Voi mi strappate tutto, tutto: il lauro e la rosa!Strappate pur! Malgrado vostro, c’è qualche cosa chi io mi porto (e stasera quando in cielo entrerò, fiero l’azzurra soglia salutarne io potrò;)ch’io porto meco, senza piega nè macchia, a Dio, vostro malgrado….(Si slancia, la spada levata.) Ed è…(La spada gli cade di mano, egli barcolla e cade nelle braccia di Le Bret e Ragueneau.)ROSSANA, piegandosi sopra di lui e baciandogli la fronte. Ed è?….CIRANO, riapre gli occhi, la riconosce, e sorridendo dice: Il pennacchio mio!
Un capolavoro di intelligenza e finezza…
J.V.

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