Tragedia di Superga
Tragedia di Superga
« Un crepuscolo durato tutto il giorno, una malinconia da morire. Il cielo si sfaldava in nebbia, e la nebbia cancellava Superga. »
4 maggio 1949, ore 17.03, il Fiat G.212 ALI, siglato I-ELCE, con a bordo l’intera squadra del Grande Torino, si schianta contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga. 31 morti. Tornavano da Lisbona dove avevano giocato un’amichevole a scopo benefico col Benfica. Dal 1942 avevano vinto consecutivamente 5 campionati e costituivano quasi completamente la nazionale italiana. Muoiono anche i dirigenti e tre importanti giornalisti sportivi: Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport); Renato Tosatti (della Gazzetta del Popolo, padre di Giorgio Tosatti) e Luigi Cavallero (La Stampa). L’ingrato compito del riconoscimento dei corpi spetta al commissario tecnico della nazionale Vittorio Pozzo. Il celebre radiocronista Nicolò Carosio si salvò grazie alla cresima del figlio che gli impedì di partire, così come Tommaso Maestrelli che non riuscì a rinnovare per tempo il passaporto. Il 6 maggio si svolgono i funerali di fronte ad una folla imponente. Quasi un milione di persone diede l’ultimo saluto alla squadra. Il Toro schierò, per finire il campionato, la formazione giovanile e vinse tutte e quattro le partite rimanenti contro i pari-età mandati in campo dagli avversari in segno di rispetto (Genoa, Palermo, Sampdoria e Fiorentina).
Per quel poco che capisco di calcio credo che il Grande Torino, assieme alla Squadra d’oro ungherese e all’Olanda degli anni settanta, abbia espresso il miglior gioco di ogni tempo. Il simbolo della ripresa italiana del dopoguerra si schiantò su quel maledetto muro.
Calciatori
* Valerio Bacigalupo (25, portiere), cimitero di Bossarino, Vado Ligure (SV);
* Aldo Ballarin (27, difensore), cimitero di Chioggia (VE);
* Dino Ballarin (23, portiere), cimitero di Chioggia (VE);
* Émile Bongiorni (28, attaccante), cimitero di Fontenay-sous-Bois (Francia);
* Eusebio Castigliano (28, mediano), cimitero monumentale di Torino;
* Rubens Fadini (21, centrocampista), cimitero di Arcore (MB);
* Guglielmo Gabetto (33, attaccante), cimitero monumentale di Torino;
* Ruggero Grava (27, centravanti), cimitero parigino di Saint-Ouen, Francia;
* Giuseppe Grezar (30, mediano), cimitero di Sant’Anna, Trieste (TS);
* Ezio Loik (29, mezzala destra), cimitero monumentale di Torino;
* Virgilio Maroso (23, terzino sinistro), cimitero monumentale di Torino;
* Danilo Martelli (25, mediano e mezzala), cimitero di Castellucchio (MN);
* Valentino Mazzola (30, attaccante e centrocampista), cimitero monumentale di Torino;
* Romeo Menti (29, attaccante), cimitero monumentale della Misericordia, Antella di Bagno a Ripoli (FI);
* Piero Operto (22, difensore), cimitero monumentale di Torino;
* Franco Ossola (27, attaccante), cimitero monumentale di Torino;
* Mario Rigamonti (26, difensore), cimitero di Capriolo (BS);
* Julius Schubert (26, mezzala), cimitero monumentale di Torino.
Dirigenti
* Arnaldo Agnisetta
* Ippolito Civalleri
* Andrea Bonaiuti (organizzatore delle trasferte della squadra granata)
Allenatori
* Egri Erbstein (50), cimitero monumentale di Torino;
* Leslie Lievesley (37), cimitero monumentale di Torino.
* Osvaldo Cortina (massaggiatore)
Giornalisti
* Renato Casalbore (58), cimitero monumentale di Torino
* Renato Tosatti (40)
* Luigi Cavallero (42)
Equipaggio
* Pierluigi Meroni
* Celeste D’Inca
* Cesare Bianciardi
* Antonio Pangrazi
Il 4 maggio 2008 viene inaugurato il Museo del Grande Torino nella villa Assandri di Grugliasco.
J.V.