Trotzkij

Trotzkij

Pseudonimo di Lev Davidovič Bronstein. Famiglia ebreo-russa, socialdemocratico, arrestato nel 1899 e deportato in Siberia. Fugge tre anni dopo e si rifugia in Europa occidentale. A Londra lavora con Lenin, Martov (pseudonimo di Julij Cederbaum), Georgij Plechanov e altri socialdemocratici alla rivista “Iskra” (scintilla). Grande oratore e feroce polemista, organizzatore infaticabile. Nel 1903 si allontana da Lenin e si schiera con i menscevichi. Partecipa alla rivoluzione del 1905 dirigendo il Soviet di San Pietroburgo. Incarcerato e deportato di nuovo in Siberia, fugge due anni dopo. Sino al 1917 vive in Europa e negli Stati Uniti. Nel settembre 17 presiede i Soviet degli operai e dei soldati di Pietrogrado e si schiera con Lenin. Protagonista della sollevazione armata che rovescia il governo provvisorio. Abile propagandista, Commissario del popolo per gli Affari esteri nel nuovo governo, tratta la pace separata con la Germania a Brest-Litovsk.

Crea l’Armata Rossa e vince la tremenda guerra civile contro i Bianchi. Alla Morte di Lenin si scontra con Stalin e deve andare in esilio. Beatificato dai comunisti occidentali, in realtà non è dissimile da Lenin e Stalin per durezza, ferocia e impostazione ideologica. Certamente più fine e colto del rozzo georgiano ma sostanzialmente convinto che l’edificazione del Mondo Nuovo si dovesse ottenere anche a prezzo del sacrificio di milioni di innocenti. Convinto esecutore del Terrore rosso come Robespierre. Come quella del francese anche la sua testa cadrà a causa del Terrore. Un sicario di Stalin gli pianta una picozza in testa. Teorico della rivoluzione permanente e dell’internazionalismo socialista, viene espulso dal Politburo nel 1926, deportato ad Alma Ata nel ‘28 ed espulso dall’URSS l’anno seguente come nemico del popolo e traditore (un classico). Turchia, Francia, Norvegia e Messico. Fonda la Quarta Internazionale nel 1938 tentando di aggregare le forze antistaliniste. Da leggere le sue Storia della rivoluzione russa (1932) e La rivoluzione tradita (1937), atti d’accusa contro Stalin e la degenerazione sovietica. Notevole ma eccessivamente benevola la biografia di Isaak Deutscher, Il profeta armato; Il profeta disarmato; Il profeta esiliato. Ancora oggi è assai complicato dire la verità su Trotzkij in quanto vittima di Stalin… come molti altri comunisti e non. Grazie alla sua potente personalità affascina intellettuali del calibro di André Breton. Fiumi di inchiostro e sospetti (ruolo del pittore Rivera) sul suo assassinio avvenuto nel 1940 in Messico dove vive circondato da molti sostenitori. Importante e contraddittorio rapporto con Frida Kahlo. Questo il suo testamento politico “Non ho bisogno di confutare ancora una volta le stupide e vili calunnie di Stalin e dei suoi agenti: non v’è una macchia sul mio onore rivoluzionario. Né direttamente né indirettamente non sono mai sceso ad accordi, o anche solo a trattative dietro le quinte, coi nemici della classe operaia. Migliaia d’oppositori di Stalin sono cadute vittime d’accuse analoghe, e non meno false. Le nuove generazioni rivoluzionarie ne riabiliteranno l’onore politico e tratteranno i giustizieri del Cremlino come si meritano. (…) Quali che siano le circostanze della mia morte, io morirò con la incrollabile fede nel futuro comunista. Questa fede nell’uomo e nel suo futuro mi dà, persino ora, una tale forza di resistenza che nessuna religione potrebbe mai darmi. (…) Morirò rivoluzionario, proletario, marxista, materialista dialettico e di conseguenza ateo convinto. La mia fede nell’avvenire comunista dell’umanità non è meno ardente, anzi è più salda oggi di quanto non fosse nella prima gioventù. Natascia si è appena avvicinata alla finestra che dà sul cortile, e l’ha aperta in modo che l’aria entri più liberamente nella mia stanza. Posso vedere la lucida striscia verde dell’erba ai piedi del muro, e il limpido cielo azzurro al disopra del muro, e sole dappertutto. La vita è bella. Invito le generazioni future a purificarla da ogni male, oppressione e violenza e a goderla a pieno.”

Trotzkij comunista dal volto umano? Certo il più colto e fine ma forse un altro demone che parlando di Paradiso in terra ha contribuito alla costruzione dell’Inferno.

J.V.

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