VENTI DI GUERRA 2

VENTI DI GUERRA 2

Il crescendo militare messo in atto dal Governo israeliano, al di là di generiche rassicurazioni verbali, sta precipitando verso una grande guerra che risucchierebbe nel vortice gli USA costretti ad intervenire in difesa di Israele. Biden lo sa bene ed è consapevole che per questo motivo, aggiunto alla ridicola cancel culture, il suo antagonista Trump vincerà a man bassa le elezioni presidenziali di novembre. Già adesso Trump dice a gran voce di essere il solo in grado di risolvere il conflitto ucraino e quello a Gaza. L’Iran e gli Hezbollah libanesi, longa manus di Teheran sul Mediterraneo, non vogliono una guerra aperta. Infatti gli Hezbollah portano avanti una guerra a bassa intensità, con azioni di disturbo ai confini israeliani. Non agiscono in profondità come fa invece Israele in Libano ed in Siria. L’aviazione dell’Idf ha colpito anche Beirut. Dal sette di ottobre, l’Idf ha ucciso almeno 300 membri di Hezbollah e di organizzazioni palestinesi loro alleate. Finora Israele non ha colpito direttamene l’Iran perché sarebbe una dichiarazione di guerra che Teheran non potrebbe eludere.

Però colpisce in Siria le milizie filo-iraniane. Inoltre ha ucciso il generale Mohamad Reza Zahedi, sicuramente il personaggio più autorevole, in un’azione senza precedenti. Per quasi 30 anni è stata una figura di spicco dei Guardiani della rivoluzione iraniana in Siria e Libano ed era il collegamento tra il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah e gli Ayatollah. L’Iran si vendicherà secondo copione senza esporsi in prima persona. La Casa Bianca guarda con grande preoccupazione questa escalation e prende le distanze dal governo di Nethaniau che vorrebbe regolare i conti definitivamente con Teheran. Alzare ancora la posta significa puntare ad Hassan Nasrallah, ultima figura di spicco di Hezbollah e dei Guardiani della rivoluzione rimasta in vita.

J.V.

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